Dialogo gelido in cui il mistero del male si racconta.
Atto unico di Giuse Alemanno. Durata: 50 minuti circa.
Un intervistatore gelido instaura un dialogo con la ‘Balena Bianca’ che – in realtà – è un capodoglio. Moby Dick, che appare e scompare misteriosa e imperturbabile nel suo perseguire la pervicacia del male, pronta a travolgere l’umanità. La ‘Balena Bianca’ assiste beffarda all’esibizione zoppa della colpa che trafigge al cuore ogni individuo: il peccato d’orgoglio, che costerà caro al Capitano Achab. Infida, pericolosa e diabolica, Moby Dick parlerà di se stessa e di noi tutti, della sua essenza maligna e di quello che siamo diventati. E di quello che Moby Dick vorrebbe diventassimo. L’ultimo baluardo alla sua volontà è la tenace freddezza dell’intervistatore. Basterà?